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Commenti al testo di Lorena Turri
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Al di fuori di noi, c’è Matrix e la folla di solitudini guidate. |
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Carlo Carretto: un grande! Allora auguriamoci tutti di vivere ogni giorno il nostro deserto quotidiano, ascoltando nel rumore silenzioso dei nostri habitat impazziti le voci che ci danno indicazioni giuste per non perderci (... "larecherche" ce la possiamo portare nella nostra bisaccia semivuota?). Buona giornata a chi legge. |
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Non avrei dovuto leggere questa poesia di lunedì mattina, prima di uscire per rigettarmi nella settimana lavorativa. Dovresti vedere la mia faccia ora: L’urlo di Munch! Hai così ben disegnato il pentatlon metropolitano da fiaccare la briciola di coraggio di cui, a ogni inizio settimana, mi armo. Eppure so, che lì fuori, troverò anche raggi di sole, il sorriso bianco della mia collega, il garrire dei bambini che mi giungerà dalla scuola adiacente il mio ufficio e mille altri piccoli fiori del deserto. Quindi, sarò contenta, sabato, di sapere di essere arrivata, ancora una volta, ultima. |
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Cara Loredana, dice Carlo Carretto nel suo libro "Il deserto nella città": "Il deserto non è assenza di uomini ma presenza di Dio"...è molto bella e molto vera questa frase. Ciao |
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Quanto è vero e quanto la tendenza peggiora di anno in anno! Vivendo in una grande città potrei raccontare mille follie di vite in corsa verso il niente, compresa la mia, questo è un mio grande rammarico, eppure voglio essere ottimista e voglio pensare che tutto non è perduto, c’è "soltanto" da combattere e... scrivere poesie come questa è una forma di resistenza. Perciò, grazie Lorena e continuiamo a gridare il nostro dissenso nei confronti della cultura malata in cui ci troviamo a vivere (cercando di non farcene irrimediabilmente contagiare), una cultura in cui la parola "vita" è un terribile inganno. |
